Il microbiota vaginale sembra essere un parametro preventivo nei confronti della progressione delle infezioni da HPV verso il cancro. La caratteristica del microbiota vaginale a differenza di quello intestinale è la scarsa biodiversità.
le donne portatrici di lesioni a basso grado associate a presenza di HPV hanno statisticamente una biodiversità del microbiota vaginale maggiore.
In assenza di infezione da HPV il LACTOBACILLUS CRISPATUS è predominante. Inoltre tra tutte le combinazioni la presenza di LACTOBACILLUS INERS e/o Gardnerella vaginalis aumenta il rischio di infezioni e la persistenza di HPV nonché la progressione della lesione.
Questa particolare composizione del microbiota vaginale sembra aumentare di 6 volte il rischio di displasia di cervicale rispetto alle donne con dominanza di L. CRISPATUS.
La presenza di Gardnerella crea un biofilm che protegge dalle terapie antibiotiche, inoltre riduce i lactobacilli con una conseguente minore efficacia della risposta immunitaria.
inoltre è l’HPV stesso che contribuisce ad alimentare un sistema proinfiammatorio e ad aumentare la biodiversità del microbiota vaginale con un maggior rischio di sviluppo di forme patologiche.
Terapie mirate a base di LACTOBACILLUS CRISPATUS potrebbero mirare al ripristino del microbiota e costituire una strategia di tipo preventivo.